Si avvicina l’11 giugno e noi scopriamo chi è il terzo finalista di Incisioni, il contest organizzato da Casa del Vinile in collaborazione con il MEI – Meeting degli Indipendenti, ExitWell, free press cartaceo e Done Communication, agenzia di comunicazione.
Sul palco del Contestaccio, domenica 11,per provare a vincere i 300 vinili in palio, oltre la sessione in studio di registrazione, lo shooting fotografico e il videoclip, ci sarà anche Mizio Vilardi. Che si racconta e ci racconta di sé e della sua passione per la Musica.
All’anagrafe Maurizio Vilardi. Per gli amici Mizio. Sono nato a Molfetta, in terra barese, un magico lembo di terra che si affaccia sull’Adriatico e sogna di riappacificarsi con l’Oriente. Ad un soffio dalla fatidica soglia dei Trenta, da tre anni a questa parte risiedo nella città capitolina per motivi professionali. Vivo quindi di continue andate e ritorni, gli uni più intriganti degli altri, respiro una genuina movida insomma che credo appartenga alla mia musica. Mi definisco un sognatore, proprio come quello de “Le notti bianche” di Dostoyevsky. Il mio scrittore preferito? Khalil Gibran.
Mizio ha raggiunto la finale vincendo le selezioni musicali che si sono tenute all’Arciliuto a Roma.
Canto e suono la chitarra, o meglio, ho essenzialmente imparato a suonare la chitarra per dare un suono d’appoggio alla mia voce. Amo le sonorità acustiche, le cose autentiche, e credo nella semplicità che non è necessariamente banalità ma ricerca dell’essenza intima del mondo circostante. La Musica per me rappresenta il mezzo per raccontare questa interiorità e rileggere in chiave immaginifica una dimensione che in musica può esistere. Scrivo in italiano, in vernacolo, in inglese e mi rimprovero il fatto di non conoscere altre lingue. La mia musica è un misto di Cantautorato e Pop d’Autore contaminato dai suoni del mondo.
Sarà lui a meritarsi il Primo Premio? Voi potete venire ad ascoltarlo e a prendere il vostro Blind Box in omaggio, un 45 giri 7″ a sorpresa offerto da Casa del Vinile.
Nel frattempo ascoltate la musica di Mizio Vilardi