Nella sterminata discografia di Elvis si può trovare quasi di tutto, Ovviamente i dischi leggendari come il primo, omonimo, del ’56 – inizio di una carriera fulminante – o un nugolo di album dal vivo anche dal grandissimo successo come Aloha from Hawaii via satellite del ’73 e arrivato primo in classifica.
Un posto speciale e unico, non solo nella discografia di Elvis, ma in tutta la discografia recente lo ha sicuramente Having Fun with Elvis on stage: nel 1974 il Colonnello Tom Parker, manager di Elvis e uno dei principali fautori della sua leggenda, voleva realizzare un album che non avesse materiale sotto copyright della RCA, casa discografica dell’artista di Memphis, in modo da poterci guadagnare sopra senza dover ripartire la maggior parte degli introiti verso l’etichetta.
Il problema fondamentale è che la RCA deteneva tutti i diritti sul repertorio musicale di Elvis Presley passato, presente e futuro.
Cosa fare allora? Ecco l’idea “geniale”: per realizzare un album che non avesse materiale sotto copyright, e visto che tutta la musica era sotto il controllo dell’etichetta, l’unica possibilità era di realizzare un album senza musica.
La particolarità infatti di Having fun with Elvis on stage è proprio che si tratta di un album realizzato esclusivamente con le introduzioni parlate alle canzoni o i monologhi che Elvis spesso faceva tra un brano e l’altro, facendo battute e scherzando con il pubblico in sala o con i membri della band (da cui il titolo dell’album) , o raccontando aneddoti e ricordi del suo inizio di carriera e del suo essere una star.
Il disco originariamente doveva essere venduto esclusivamente ai concerti del cantante come regalo e come “chicca” per i fan più estremi e fidelizzati, ma questo non impedì alla RCA di mettere comunque le mani sul disco e di pubblicarlo, aggiungendo una tagline che sentenziava “a talking album only”, di lì a breve.
Questo album strano di Elvis – mai stampato in cd – viene considerato non solo il punto più basso della sua carriera ma anche una eccezionalità nella discografia mondiale, quasi una sorta di presa in giro nei confronti dei fan, trattandosi in fondo di un album di estratti audio parlati dai concerti di Elvis, decontestualizzati e anche poco interessanti. Nondimeno il disco raggiunse misteriosamente la posizione numero 130 nella lista dischi più venduti di Billboard nel ’74, e perfino la #9 nella classifica top Country album, andando a rendere ancora più palese come Elvis potesse vendere tutto quanto, perfino un disco senza alcuna musica.